martedì 18 agosto 2015

Rubrica "Teaser Tuesday" #2

La rubrica nasce da un'idea dell'autrice del blog Should be Reading, si tiene ogni martedì e possono partecipare tutti coloro che ne hanno voglia, basta seguire delle semplici regole:
  • Prendi il libro che stai leggendo
  • Aprilo ad una pagina a caso
  • Condividi un breve spezzone della pagina, senza fare spoiler!
  • Riporta anche titolo e autore 

Gli mando un messaggio quando arrivo davanti a casa sua. Pochi secondi e FrozenRobot viene verso la mia macchina. Ha il cappuccio della felpa azzurra tirato su e se ne sta ingobbito come a volersi nascondere da chissà quale nemico invisibile. 
«Insomma che ci andiamo a fare al luna park?» dice non appena salito in macchina. 
«Pensavo di farti un favore. Tua madre sarà super contenta che esci un po’ a socializzare.» 
Sbatte la nuca contro il poggiatesta. «Sì, l’hai detto anche al telefono. Ma la mia domanda è perché vuoi andarci.» 
Ha la mandibola serrata e lo sguardo basso. Non sembra affatto in vena di scherzare. Non c’è bisogno di prendersela tanto, FrozenRobot. «Okay, bene. Giocherò anch’io a carte scoperte. Ho chiamato il penitenziario di McGreavy.» Pausa. «È dove sta mio padre, se proprio vuoi saperlo. Lo tengono rinchiuso lì. E comunque, volevo raccontarti quello che mi hanno detto su come fare per andare a trovarlo.» 
Alza il mento e guarda fisso davanti a sé. Non sembra minimamente scalfito dalla notizia che mio padre è dietro le sbarre. È come se gli avessi appena detto che lavora in una tavola calda del centro. 
«Hai sentito quello che ho detto? Mio padre è detenuto nel penitenziario di McGreavy.» 
Roman non si volta a guardarmi. 
«E non facevi prima a dirmelo per telefono?» 
«Be’, sì. Ma ho pensato che poteva essere divertente andare al luna park e così avrei potuto dirtelo di persona.» 
«Divertente?» sputa fuori come aveva fatto con la parola “amici” la prima volta che l’ho conosciuto. Alla fine, si volta a guardarmi. «Ma chi sei?» 
Premo il piede sull’acceleratore e tengo lo sguardo incollato alla strada, sforzandomi di non dare a vedere quanto il suo tono mi faccia soffrire. Lascio cadere la domanda perché temo di non avere una risposta. Percorriamo il resto del tragitto in silenzio.

- Il mio cuore e altri buchi neri, Jasmine Warga

Chiara

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