martedì 15 settembre 2015

Rubrica "Teaser Trailer" #5

Buoooooooooooooooooooongiorno, ben ritrovati e buon martedì!
Il martedì è il giorno designato per la rubrica in cui attraverso un breve spezzone vi pubblicizziamo il libro che stiamo leggendo, nasce da un'idea dell'autrice del blog Should be Reading (si tiene appunto ogni martedì) e possono partecipare tutti coloro che ne hanno voglia, basta seguire delle semplici regole:
  • Prendi il libro che stai leggendo
  • Aprilo ad una pagina a caso
  • Condividi un breve spezzone della pagina, senza fare spoiler!
  • Riporta anche titolo e autore 


Ci furono tuoni e fulmini, seguiti da un’intensa luce bianca che avvolse l’intera stanza.
La sala da pranzo sembrava essersi trasformata in una fornace incandescente, benchè la temperatura fosse scesa di una decina di gradi. A dispetto della mia incorporeita, provai un brivido di freddo. Benche non corressi nessun pericolo, mi guardai intorno in cerca di un nascondiglio e decisi di rifugiarmi dietro il divano. Un ronzio intenso riempi l’aria, simile alla scarica elettrica di una radio, ma tanto forte da rimbombarmi nelle orecchie.
In quella confusione, un angelo apparve al centro della stanza, la testa china e le ali spiegate che si estendevano da una parete all’altra, proiettando una grande ombra su pareti, soffitto e pavimento. Dalla pelle traslucida dell’angelo sgorgavano minuscole gocce di luce, che si dissolvevano appena toccavano terra. Quando l’angelo alzo la testa vidi il suo viso bellissimo e sereno, come quello di un bambino.
Sotto l’aspetto esteriore, pero, s’intravedevano dei lineamenti piu severi, che incutevano timore. La sua bellezza fanciullesca stonava col corpo statuario. Gli angeli avevano una corporatura imponente, superavano in altezza qualsiasi essere umano di grande statura, e quello non faceva eccezione. La veste argentea e dagli ampi drappeggi non riusciva a celare la sua natura soprannaturale. Era talmente diverso da un comune mortale che era impossibile non rimanerne rapiti. Dava l’impressione che, con un batter di ciglia, avrebbe potuto ridurre tutto cio che lo circondava a un mucchietto di cenere.
Gli occhi dell’angelo brillavano sul viso dall’espressione imperturbata. Sembrava quasi che, invece di trovarsi di fronte a un gruppetto di persone sbigottite, stesse sognando a occhi aperti. Non essendo abituato all’atmosfera terrestre, giro il capo molto lentamente, mentre i suoi occhi scandagliavano la stanza fino a soffermarsi su qualcosa che gli altri non potevano vedere: il mio spirito.
Non ebbi bisogno di guardarlo una seconda volta per capire chi era: l’Arcangelo Michael era arrivato.

- Sacrifice, Alexandra Adornetto

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