Interviste

giovedì 12 ottobre 2017

REVIEW PARTY "Hex - La Maledizione" di Thomas Olde Heuvelt

Buongiorno amici dei libri, bentornati e benvenuti in un inquietante Review Party!
Il protagonista è un romanzo che potrete trovare in libreria a partire da oggi: HEX - LA MALEDIZIONE di Thomas Olde Heuvelt, edito da TRE60 e di cui vi ho già parlato QUI!


Titolo: Hex - La MaledizioneAutore: Thomas Olde Heuvelt
Editore: Tre60
Genere: Horror
Pagine: 456
Prezzo: 18,90€
Data di uscita: 12 ottobre 2017
  • Apparentemente tutto è tranquillo, a Black Spring. Ma sulla cittadina immersa nel verde della valle dell'Hudson aleggia un'inquietante presenza: lo spettro di Katherine van Wyler, la strega di Black Rock. Braccia incatenate, occhi e labbra cuciti, da più di trecento anni si aggira per le strade della città, entra nelle case, mormora litanie incomprensibili e veglia sui bambini addormentati. Ma non solo; gli abitanti di Black Spring sanno fin troppo bene che convivere con Katherine significa rispettare alcune precise regole: mai avvicinarsi troppo, mai parlare di lei con chi viene da fuori t mai, per nessun motivo, uscire dalla città. La punizione per chi trasgredisce è terribile: si viene colti da un impulso suicida violentissimo e incontrollabile. Sottrarsi al potere della strega è il desiderio di tutti. Ma chi l'ha fatto non è vissuto abbastanza a lungo per raccontarlo. Però adesso qualcuno è esasperalo da quel potere. Qualcuno ha deciso di ribellarsi, di affrontare 'antica maledizione. Qualcuno ì disposto a sfidare la strega di Black Rock. Anche se ciò significa scatenare una serie di eventi devastanti...


Black Spring è una ridente cittadina poco lontano da New York dove vivono poco più di tremila anime, una bella comunità compatta. Dietro la banalità della cittadina però si cela un misterioso segreto: una strega, Katherine, tormenta da 350 anni la cittadina ed una maledizione si abbatte su tutti gli abitanti. Nessuno può abbandonare Black Spring, e la strega vaga per la città, labbra ed occhi cuciti e braccia incatenate, sussurrando strane litanie in una lingua misteriosa, ed in grado di instillare in chi le ascolta un desiderio di suicidio irresistibile. La maledizione vede i suoi albori nel XVII secolo quando, durante la colonizzazione olandese, Katherine Van Wyler viene additata e giustiziata come strega poiché si credeva che avesse resuscitato suo figlio, ucciso con le sue stesse mani in precedenza su costrizione della comunità. Una fine raccapricciante quella di Katherine la cui sete di vendetta della donna era così forte da superare i confini tra la vita e la morte da incatenarla per sempre alla città, concedendole la possibilità di vendicarsi di coloro che le hanno fatto del male. 
La comunità cerca di proteggere il proprio segreto perchè, se scoperti, la strega abbatterebbe su di loro la sua furia sterminandoli, probabilmente, uno ad uno: ed è per questo che è stata istituita HEX, un'organizzazione che si occupa del monitoraggio degli spostamenti della strega e dell'insabbiamento totale della sua presenza agli occhi degli estranei. Nonostante ai vertici dell'organizzazione ci siano poche persone, tutti i progetti sono supportati dalla comunità che si adopera operosamente per proteggersi.
Una famiglia di spicco nelle attività dell'organizzazione è quella dei Grant: Steve, Jocelyn e i loro figli Tyler e Matt. Nonostante i genitori siano tra i sostenitori di HEX, Tyler è contrario a tutti i principi dell'organizzazione, che punta al nascondimento della strega, mentre lui, stanco della segregazione, vorrebbe documentare e divulgare al mondo il terribile segreto della città. Tyler, quindi, crea a sua volta una piccola organizzazione segreta che si prodiga per scoprire tutto quello che è possibile sulla strega svolgendo perfino degli esperimenti, per poter capire come liberarsi di lei. Nonostante le intenzioni del ragazzo siano buone, molto spesso i suoi compari tendono ad esagerare rischiando di far arrabbiare terribilmente Katherine mettendo a rischio l'intera città.
Da questo bisogno spasmodico di libertà le cose per i cittadini iniziano a prendere una piega decisamente negativa a cui è impossibile mettere un freno.


Era da diverso tempo che non leggevo un Horror fatto bene, e questo secondo me lo è e mi ha molto ricordato lo stile di Stephen King agli albori della sua carriera di narratore dell'orrore. La suspance e un senso persistente di inquietudine tendono ad insinuarsi piano piano nel lettore che, troppo preso dalla lettura, si trova alla fine con un piccolo bagaglio di angoscia. Il livello di tensione si alza in maniera impercettibile attecchendo anche nelle persone meno influenzabili dal genere Horror.
"E comunque che senso avrebbe sacrificare qualcosa che per te non ha nessuna importanza?"

La narrazione si dipana attraverso le vicende di un ristretto gruppo di abitanti le cui azioni condizionano le sorti dei loro concittadini e del villaggio; questi personaggi, pur essendo un discreto numero, vengono caratterizzati in maniera molto ricca e completa, regalandoci la possibilità di conoscerli e sentirli estremamente vicini, così tanto da provare un certo grado di empatia nei loro confronti. Gli abitanti, ormai stremati dalla paura, sono indottrinati in una cultura della paura. I due personaggi che, secondo me, spiccano di più sono sicuramente Steve e Tyler, padre e figlio molto legati ma con due visioni della loro infausta situazione totalmente agli antipodi: Steve tende a cercare di preservare, non solo, il suo nucleo famigliare ma anche l'intera comunità svolgendo i più disparati compiti affidatogli da HEX; Tyler, invece, ha un approccio progressista e ribelle nei confronti di Katherine e della sua folle maledizione: per poterla spezzare è necessario che tutto il mondo la conosca e ne parli ed è per questo che, si imbarca nell'ambizioso progetto di documentare la realtà sulla strega per poterla divulgare al mondo intero.

"L’idea di Tyler di uscire allo scoperto era la nemesi dell’anima puritana della cittadina. Era un’idea ribelle e idealista, e in una comunità come Black Spring, governata dalla paura, la ribellione era un concetto pericoloso. Gli ideali sarebbero stati sacrificati sull’altare della sicurezza, fino all’ultimo granello. E Steve avrebbe fatto di tutto per evitare che Tyler finisse su quell’altare."


Le storie dei protagonisti seguono fili diversi che servono per tessere una trama suggestiva, inquietante e a tratti raccapricciante, che culmina in una serie di fasi finali da mozzare il fiato.
Tutti i bandoli di questa narrazione complessa hanno però una cosa importante in comune, ovvero la paranoia, il senso di claustrofobia e di soffocamento che sono capaci di trasmettere e che impregnano l'aria tutta intorno al lettore. 
Una cosa importante da sottolineare è che il romanzo risulta essere spaventoso non solo per la presenza costante della strega capace di comparire ovunque ed in qualsiasi momento, ma anche e soprattutto per come ci viene presentata la natura umana, legata in maniera magistrale al soprannaturale: è impossibile ignorare la parte oscura della natura umana che si fa largo tra i cittadini di Black Spring chiusi in gabbia come bestie da macello.
Questo particolare rapporto che vige tra natura umana e soprannaturale serve da specchio, per il lettore, di confrontarsi con la sua oscurità: l'immedesimazione è capace di scatenare la presa di consapevolezza dei propri limiti e delle proprie paure al fine di scandagliare dentro il nostro animo; questo è, fondamentalmente, lo scopo del genere Horror: un viaggio nelle profondità del lettore alla ricerca di ciò che lo spaventa per poterne prendere atto. 


"In molte fiabe la parte più crudele viene spesso trascurata: non la depravazione della strega, bensì il lutto del povero taglialegna per la perdita dei propri figli."

Ci sono due sentimenti che spiccano all'interno della narrazione: la paura e l'amore. 
La paura della strega, la paura della morte e anche la paura del futuro. Amore per la famiglia, per la libertà e amore verso se stessi.
Si può parlare di amore in un romanzo Horror? Si, quando l'amore, insieme alla paura, diventano la forza locomotrice che alimenta il libero arbitrio dei personaggi, ed in questo caso il libero arbitrio di ogni singola persona è capace di influenzare la vita di un'intera città. Inquietante, ma reale, il fatto che ogni scelta che compiamo sia in grado di cambiare intere esistenze e noi non ce ne rendiamo nemmeno conto.

"Girati! Girati! Sei ancora in tempo per tornare indietro. Credi davvero che possa venirne qualcosa di buono? Che le forze che stai per scatenare abbiano a cuore i tuoi interessi? È un follia!
No, non follia, pensò.Amore. Katherine gli aveva mostrato cosa fosse davvero una sofferenza indicibile. Solo dopo aver sofferto possiamo scegliere per amore."

In conclusione, per evitare la mia solita vena prolissa, gli amanti del genere Horror, e non solo, con questo romanzo ci andranno a nozze: una strega, una maledizione, nessuna possibilità di fuggire. Inquietudine, claustrofobia, voglia di libertà, amore.
Una scrittura trascinante con una caratterizzazione approfondita dei personaggi e un ritorno alle origini della letteratura horror contemporanea, di cui Stephen King è capostipite.
Un romanzo interessante, soprattutto visto che ci avviciniamo ad Halloween e niente sarebbe più calzante di questo. Una volta letto, se di sera vi guarderete intorno con circospezione alla ricerca di Katherine, non preoccupatevi perchè vuol dire che l'autore ha fatto bene il suo lavoro.



"Forse era perché, al pari di Katherine, ora anche lui sapeva cosa significava essere trattato da reietto. Forse era perché, come Katherine, era diventato il bersaglio della loro ira. O forse era solo perché di fronte alla morte imminente poteva concedersi la libertà di lasciarsi andare a quello che era sempre sembrato il suo più grande timore, e che invece in quel momento assomigliava stranamente a un ritorno a casa."




FERMI, FERMI! 
DUE COPIE CERCANO CASA!

Come sempre, anche questa volta, partecipare è facile...e questa volta ancora più divertente! Oltre le 'classiche regole' da giveaway, dovrete infatti inventare una breve storia, partendo da cinque frammenti del libro, uno per ogni libro.
La storia dovrà essere una sola e dovrà contenere i cinque frammenti di storia proposti (ed è per questo che vi aiuterò lasciandovi l'ordine da seguire per ottenere il risultato finale!), alla fine del 'contest' la storia più interessante ed originale verrà scelta e l'autore (gli autori in questo caso) premiato con una delle due copie in palio.


IL FRAMMENTO:
"Si mise a cucire i propri stessi occhi, nella speranza che la solitudine di un’oscurità eterna gli offrisse un minimo di riparo da tutto quel gelo."

10.00: La Stamberga d'Inchiostro
12.00: L'universo dei libri
14.00: Cioccolato e libri 
16.00: Bookspedia 18.00: Chiara in Bookland

Obbligatorie:
– Diventare lettori fissi dei blog partecipanti
– Commentare tutte le tappe
– Mettere mi piace alla pagina Facebook Tre60
Facoltative:
– Condividere le tappe
– Mettere mi piace alle pagine Facebook dei blog partecipantiIl giveaway inizia il 12/10 e finisce il 20/10



a Rafflecopter giveaway

CHIARA IN BOOKLAND

Non mi resta che augurarvi buona fortuna, nell'attesa di leggere le vostre storie!
Enjoy,
Chiara

4 commenti:

  1. Eccomi qui con la quinta e ultima parte della mia storia ;)
    Luigi Dinardo
    luigi8421@yahoo.it

    Quinta parte:

    “Katherine, dove sei?” domandò con una gentilezza quasi innaturale.
    Continuò a camminare per la casa alla ricerca di sua sorella. Gli parve di sentire la sua presenza in sala da pranzo. Quando però vi arrivò, quello che vide lo lasciò senza parole: Katherine era sul tavolo, fatta a pezzi e servita su dodici piatti. La sua testa era adagiata sul piatto al centro della tavola, quello che sua madre utilizzava quando serviva i dolci la domenica. Il ragazzo lanciò un urlo disperato quando vide il mostro avanzare verso di lui. Quell’essere era in grado di assumere sembianze diverse, una più spaventosa dell’altra. L’ultima volta che l’aveva visto aveva assunto le sembianze di una strega. Ora però era un mostro deformato con delle caratteristiche animalesche. Non sapeva neanche cosa fosse di preciso. Una cosa però la sapeva eccome: non aveva alcuna possibilità di salvezza.
    Non si mise a chiedere pietà, né tantomeno gridò aiuto. Sapeva che non sarebbe servito. Infilò la mano in tasca e prese l’ago col filo nero che portava sempre con sé da quando sua madre era morta.
    Si mise a cucire i propri stessi occhi, nella speranza che la solitudine di un’oscurità eterna gli offrisse un minimo di riparo da tutto quel gelo.
    E sperò che il suo mondo terminasse per sempre nel più breve tempo possibile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Wow! Luigi!
      Anche solo leggere questo pezzo è da brividi!

      Elimina
  2. Ecco l'ultima parte della storia, è stato divertentissimo partecipare!
    Deborah Rex drh.rex92@gmail.com

    Tre mesi di urla, di pianti, di carne viva arsa e riarsa ancora una volta. Hanna era posseduta dallo spirito malvagio di Kathrine, insieme avevano schiavizzato Black Spring, in una bolla di sofferenza eterna. La strega aveva iniziato a non fidarsi di lei, il suo senso di colpa e di sofferenza nei confronti di quello che aveva fatto la distruggeva lentamente. Ogni giorno Kathrine era sempre più forte ed Hanna sempre più debole. La donna dall'angolo di coscienza nel quale era sempre più spesso relegata, implorò la malvagia arpia di porre fine alla maledizione, ormai aveva generato abbastanza dolore. Hanna, esausta di lottare, divenne invisibile agli occhi della strega, tanto che capitava le lasciasse il comando per godersi gli ultimi momenti che le restavano di sé stessa. Hanna sarebbe morta di lì a poco e Katherine era pronta a tornare padrona di una corpo. Presto alla strega non bastò più godere solo della sofferenza eterna di Black Spring, iniziò a pianificare la dannazione dell'intero pianeta. A quel punto Hanna capì che doveva agire, doveva fermarela una volta per tutte sacrificando sé stessa. Quando Katherine le lasciò la padronanza del proprio corpo impugnò il vecchi filo nero e si mise a cucire i propri stessi occhi, nella speranza che la solitudine di un'oscurità eterna gli offrisse un minimo di riparo da tutto quel gelo. Il filo che tolse la magia alla strega secoli fa, alla quale lei si era legata per restare a tormentare la città, fu alla fine la sua rovina definitiva. Katherine rimase legata come un parassita al corpo mortale di Hanna, destinata ad oscurarsi per sempre una volta che la morte le avrebbe abbracciate.

    RispondiElimina
  3. Ultima tappa, ultima recensione (bellissima), ultima parte della mia storia...

    Parte 5:
    UN ANNO DOPO.
    Jenna non aveva mai dimenticato. Non faceva altro che pensare a Tyler e a Kathrine e a quella macabra scena di Tyler impiccato. Faceva ancora gli incubi, tremava ancora ogni giorno... Una mattina si svegliò e, sull'altro cuscino del suo letto matrimoniale, lo vide. Jenna si alzò di scatto e cominciò ad annaspare. Si strinse la testa tra le mani e urlò. Un urlo disumano che le svuotò l'anima. Si sbatté le mani sulle tempie e quando rinvenne vide che non era lui. Non era la testa mozzata di Tyler che stava sul cuscino. Era... qualcos'altro. Corse in fretta e furia in bagno e aprì l'armadietto delle medicine. Afferrò uno spesso filo nero da sutura. Poi tornò in camera, si sedette sul letto e guardò l'ago che si trovava sul cuscino. Sospirò. Era lui, lo stesso ago che le aveva dato Kathrine quella sera. Lo afferrò, ricordando le parole della strega. “Saprai cosa farne.”
    Jenna si mise a cucire i propri stessi occhi, nella speranza che la solitudine di un’oscurità eterna gli offrisse un minimo di riparo da tutto quel gelo.

    RispondiElimina